L'associazione Opera retablO

** L'associazione artistico-teatrale Opera retablO, fondata l'8 marzo 2008, è uno spazio che crea, ospita e promuove contaminazioni artistiche e culturali. Spettacoli teatrali, eventi performativi, letture e laboratori sulle tecniche del creare per il teatro, per incoraggiare le collaborazioni tra artisti e coloro che, attivi nell'ambito sociale, desiderano dare forma artistica e divulgativa a tematiche importanti come le pari opportunità tra le diversità.

** L'association artistico-théâtrale Opera retablO, est un espace qui accueille, crée et promeut les contaminations artistiques et culturelles. Spectacles de théâtre, performances, lectures, laboratoires de techniques de la création théâtrale. Opera retablO se tourne vers touTEs celles/ceux qui désirent transformer en projet artistique et divulgateur des thèmes cruciaux comme l'égalité des chances parmi les différences.

** Der Kunst-Theater-Verein Opera retablO, ist ein Raum, welcher Kunst- und KulturKontaminierungen in verschiedenen Kontexten schafft und fördert. Aufführungen, Performances, Lesungen, Ateliers zu Theatertechniken, um die Zusammenarbeit zwischen KünsterInnen und denen welche Diversität in Kunst fassen möchten zu fördern.

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Associazione artistico-teatrale Opera retablO c/o Ledwina Costantini via Olcella 11 ch-6997 Sessa +41(0)79/ 563 23 42 oppure +41(0)91 608 29 62 operaretablo@gmail.com http://operaretablo.blogspot.com/

giovedì 26 febbraio 2009

PREMIÈRE


VENERDÌ 6 MARZO 2009 - 20.30
BIBLIOTECA CANTONALE DI BELLINZONA

DIARIO DI LAVORO


Una creazione di Opera retablO


Di e con: Ledwina Costantini


Con un intervento di Nando Snozzi

Scenografia e oggetti di scena: Opera retablO e Gianbattista Richina


Costumi: Opera retablO, Margarete Gordon e National Academy of Chinese Theatre Arts


Supervisione coreografia tango: Nunzia Tirelli


Supervisione testi: Roberta Deambrosi


Fotografie e supporto logistico-tecnico: Can Tutumlu, Camilla Parini e Stefano Chiassai


Diario di lavoro è una riflessione sulla dimensione evolutiva del creare e promuove uno sguardo concreto, meno romantico, sulla figura dell’artista contemporaneo e sul suo operare all’interno del nostro contesto socio-culturale. Lo spettacolo vuole ri-creare tramite un modus onirico, un'esperienza che si faccia possibile catalizzatrice dell'esperienza d'altri e al contempo essere portavoce di ciò che sta dietro la maschera o l'orpello di una professione “poetica” come quella dell’attore-creatore.

Non viene dunque portato in scena unicamente il consenso, il plauso, la fascinazione della creatività, del gioco, dell’eccentricità, ma anche la precarietà, la solitudine, lo sforzo e la fatica del lavoro dell’attore.

Come mezzo narrante, Diario di lavoro si avvale di due forme spettacolari molto diverse tra loro: il teatro sperimentale e il teatro tradizionale cinese (Opera di Pechino), ricavandone un'avvincente contaminazione stilistica e culturale.

Il testo è di Ledwina Costantini, con brani di Cristina Castrillo, William Shakespeare e Ingmar Bergman.





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