L'associazione Opera retablO

** L'associazione artistico-teatrale Opera retablO, fondata l'8 marzo 2008, è uno spazio che crea, ospita e promuove contaminazioni artistiche e culturali. Spettacoli teatrali, eventi performativi, letture e laboratori sulle tecniche del creare per il teatro, per incoraggiare le collaborazioni tra artisti e coloro che, attivi nell'ambito sociale, desiderano dare forma artistica e divulgativa a tematiche importanti come le pari opportunità tra le diversità.

** L'association artistico-théâtrale Opera retablO, est un espace qui accueille, crée et promeut les contaminations artistiques et culturelles. Spectacles de théâtre, performances, lectures, laboratoires de techniques de la création théâtrale. Opera retablO se tourne vers touTEs celles/ceux qui désirent transformer en projet artistique et divulgateur des thèmes cruciaux comme l'égalité des chances parmi les différences.

** Der Kunst-Theater-Verein Opera retablO, ist ein Raum, welcher Kunst- und KulturKontaminierungen in verschiedenen Kontexten schafft und fördert. Aufführungen, Performances, Lesungen, Ateliers zu Theatertechniken, um die Zusammenarbeit zwischen KünsterInnen und denen welche Diversität in Kunst fassen möchten zu fördern.

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Associazione artistico-teatrale Opera retablO c/o Ledwina Costantini via Olcella 11 ch-6997 Sessa +41(0)79/ 563 23 42 oppure +41(0)91 608 29 62 operaretablo@gmail.com http://operaretablo.blogspot.com/

mercoledì 21 marzo 2012

Una lettura-recitazione di PORTE CHIUSE di J.-P. SARTE



Abbiamo il piacere di invitarvi alla rappresentazione di
"Porte chiuse"
presso il teatro
Il cortile - Via Boscioro 18
CH-6962 Viganello - 20.30 - ingresso libero.

+41(0)91 922 22 00
+41(0)79 337 20 52

http://agendalugano.ch/index.php/site/detailNews/id/182
http://filosofia-sfsi.over-blog.org/

con

Aglaja Amadò
Daniele Bernardi
Ledwina Costantini
Marco Cupellari

regia

Daniele Bernardi

Il dramma inizia con il Valletto che introduce in una stanza un uomo chiamato Garcin. La stanza non ha né finestre né specchi e si capisce presto che è un luogo dell'inferno.

Garcin viene raggiunto da due donne, Inès e Estella. Tutti si aspettano di essere torturati, ma nessun altro entra nella stanza. Pian piano i personaggi comprendono di essere lì per torturarsi a vicenda, cosa che, nonostante ne siano consapevoli, fanno, gli uni tormentando gli altri con domande e commenti sulla loro vita precedente, sui delitti, miserie, desideri e passioni.

I personaggi sono in grado di vedere ciò che accade sulla Terra, nella misura in cui ciò riguarda ancora loro, ma a mano a mano la connessione si fa più labile e le visioni scompaiono, lasciandoli da soli con loro stessi e gli altri due. Verso la fine del dramma Garcin scopre che la porta è sempre rimasta aperta ma né lui né Inès né Estella sono ormai in grado di lasciare la stanza, imprigionati nella rete di rapporti che hanno creato.

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